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ASSISTENZA INFERMIERISTICA
PER L'ESECUZIONE DELLA TRACHEOSTOMIA
Andrea Murachelli
I.P. Terapia Intensiva Post Operatoria
Policlinico Multimedica (Milano-Sesto san Giovanni)
TRACHESTOMIA
Per tracheostomia si intende il posizionamento di una via aerea definitiva (cannula trachestomica) tramite uno stoma creato per via percutanea o chirurgicamente.
Si tratta di un procedimento elettivo eseguito in anestesia locale o generale.
INDICAZIONI
La tracheostomia si propone i seguenti scopi:
Realizzare una comunicazione diretta tra aria ambiente e vie aeree inferiori ,superando eventuali ostacoli.
Ridurre lo spazio morto anatomico e migliorare la ventilazione alveolare.
Consentire una accurata pervietà delle vie aeree permettendo una valida pulizia tracheo-bronchiale
Stabilire una netta e completa separazione tra vie aeree e digestive
Rendere possibile un corretto e sicuro collegamento del paziente ad un ventilatore automatico
Diminuire le resistenze al flusso di gas del ventilatore stesso
Permettere nei pazienti coscienti la ripresa di una normale alimentazione per via orale.
La tracheostomia e’ quindi preferibile in quei pazienti che richiedono una ventilazione meccanica prolungata.
INTERVENTI INFERMIERISTICI DI PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO DI TRACHEOSTOMIA
1.Misure Generali:
Informare il paziente (se cosciente);
Valutare e verificare il monitoraggio di FC, PA, ETCO2, SPO2;
Verificare la presenza di accesso venoso;
Valutare la presenza di set di aspirazione adeguato;
Verificare la pronta disponibilita’ di elettrobisturi, defibrillatore, fibroscopio flessibile e carrello d’urgenza all’interno della stanza;
2.Preparazione del paziente:
Verifica della sedazione e curarizzazione del paziente;
Adeguamento della FiO2 al 100% previo controllo e impostazione del ventilatore automatico;
Eventuale tricotomia;
Posizionamento del paziente supino con il capo leggermente iperesteso ,mettendo sotto le spalle un rotolo del diametro di 10-15 cm;
Sospensione della dieta eventuale ed aspirazione del contenuto gastrico;
Posizionare placca elettrobisturi ben adesa alla cute e ben lontano dal campo operatorio(gamba);
Disinfezione della cute.
MEDICAZIONE
Dopo l’esecuzione della tracheostomia viene eseguita la medicazione della stomia con tecnica sterile.
I detergenti ed i disinfettanti usati a questo scopo sono solitamente:
Clorexidina alcoolica
Iodopovidone
REQUISITI FONDAMENTALI DEI DISINFETTANTI
Ampio spettro d’azione
Efficacia contro i microrganismi patogeni
Assenza di effetti dannosi per il materiale trattato e per il personale
Facilita’ di impiego
Basso costo
SOSTITUZIONE DELLA MEDICAZIONE
Se il paziente e’ in grado di collaborare, spiegare la procedura
Predisporre il materiale
Lavarsi le mani
Indossare i guanti ed evitare le contaminazioni
Rimuovere la medicazione sporca
Disinfettare intorno alla cannula con cura rimuovendo le secrezioni presenti
Applicare la nuova medicazione avendo cura di mantenerne la sterilita’
Sostituire la fettuccia di fissaggio della cannula
Riordinare, smaltire il materiale utilizzato e lavarsi le mani
Rinnovare la medicazione ogni qualvolta ce ne sia bisogno
Sorveglianza e procedure per le cure della stomia
Nella cura quotidiana della tracheostomia vanno considerati i seguenti fattori:
Posizione corretta della cannula con riferimento alla trazione esercitata dai raccordi del ventilatore ed alle manovre di mobilizzazione del paziente per evitare il dislocamento della stessa.
La broncoaspirazione; solo in caso di necessità eseguita in assolutà sterilità con sondini di calibro adeguato e non oltrepassando la lunghezza della cannula.
Complicazioni della tracheotomia
Complicazioni nella tracheotomia
Stenosi tracheale: tessuto cicatriziale a lato della cannula tracheostomica, spesso causata da un’eccesivo gonfiaggio della cuffia.
Fistola transesofageatracheale: una connessione anormale tra la trachea e l’esofago .
Granuloma (molto comune): una crescita del tessuto infiammatorio, che è causata dall’irritazione della mucosa dalla presenza estranea della cannula
Infezioni
Tracheiti
Sanguinamento
Ammontare di tanti piccoli sanguinamenti (mucosa rosa o rossa) spesso come risultato di broncoasprazioni di routine. Questo sanguinamnto puo’ essere gestito con l’osservazione attenta e continua .
Irritazione del tessuto delicato intorno allo stoma
Insufficiente umidificazione dell’aria
Molto frequentemente, profonda o eccessiva broncoaspirazione
Pressione eccessiva del broncoaspiratore (Pressione dell’aspiratore deve essere di 100-120mm Hg)
Infezioni
Trauma della trachea
Tosse eccessiva
Osservazione del paziente tracheostomizzato
Rilevazione della frequenza respiratoria
Monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
Rilevazione della saturazione arteriosa dell’ossigeno
Emogasanalisi
Broncospasmo,stridore della cannula
Cianosi o marezzatura cutanea.
Ipossiemia, aritmie
Agitazione,ansia,confusione mentale
Utilizzo della muscolatura accessoria durante la respirazione
Vasocostrizione periferica
Astenia, apatia,sopore.
Eventuale ostruzione per secrezioni,canula inappropriata o dislocazione della stessa.
Enfisema sottocutaneo e mediastinico pneumotorace.
Emorragia (sanguinamento)
Atelettasia polmonare
Infezioni tracheo bronchiali
Aspirazione di secrezioni o contenuto gastrico
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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